46) POSSEDERE O GODERE UNA FOTOGRAFIA.

Nella Fotografia adoro quel momento in cui osservo.
Tutto ciò che accade prima di un determinato intervallo di tempo.

Anche quando osservo la Foto stessa, penso sia tutto fine a se stesso. Un' immagine reale, ma allo stesso tempo piatta. Il semplice gesto di abbassare l'indice mi è diventato frivolo.

Fotografia; penso che per me sia diventato il sinonimo di Scenografia.

Colui che studia come il tempo risce ad allestire ogni volta, o conservare, lo stato dei luoghi contemporanei. Il Teatro è tutto ciò da cui siamo circondati. Basta fare pochi passi. 

Luoghi privi di persone; persone esistenti ma privi di un loro luogo appartenente.

Non basta limitarsi ad osservare il paesaggio, bisogna domandarsi perchè determinate situazioni accadano proprio in quel preciso istante, ma soprattutto perchè dobbiamo documentarle. Capire quanto importante sia conoscere un luogo o una persona. Capire l'importanza della Fotografia come se fosse una scienza basata sulla curiosità.
Oppure un' arte basata dal fondo della nostra immaginazione; sperando diventi, o lo è già, realtà.

Il tutto, per me, rimane ancora un' incognita. Questo mi fa godere.

Pensare di intravedere un momento onirico inizialmente privo di significato, ma che al momento stesso ci porta nella nostra dimensione reale. Questo mi fa godere.

Qualcosa che porta all' interno di un determinato tragitto. Entrare verso nuovi passaggi sconosciuti che la vita ci porta. Segnali captati attraverso un'immagine e ritrovarli realmente.
Lo stupore di vederli e osservarli. Questo mi fa godere.

Nelle persone ed i loro segni sulla pelle e nella pietra che viene scalfita.

Il tempo rimane l'unica certezza che abbiamo. Trascorre in modo lineare e costante senza ascoltare nessuno. Una pellicola in continuo movimento. 

Riesci a privarci di tutto, anche di noi stessi. Il tempo lo sfidiamo ogni giorno percorrendo qualsiasi strada vogliamo intraprendere. Usufruire del tempo, deviarlo, violentarlo, ammazzarlo prima che lui uccida noi. A volte sembra una tortura. Soprattutto quando aspettiamo il nulla; con quella sensazione come se stesse accadendo qualcosa. Questo mi fa godere.

La notte, dove tutto è incerto e nascosto. Mi fa godere.

Possedere una macchina fotografica, permettendomi di testimoniare e vedere tutto quello che voglio, non mi fa impazzire.

E' il godere che mi fa impazzire.


(Una notte di fine Novembre al Parco Ferrari - Parma).


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