32) LA FOTOGRAFIA RUBATA.

Per quanto mi riguarda la fotografia è la testimonianza del nostro tempo. Il tempo si ferma con il dito. 

Premo il pulsante, la meccanica perfetta permette alla luce di entrare dall'obiettivo fino ad impressionare la pellicola (o sensore digitale). 

Voglio soffermarmi solamente quando guardo, anzi osservo le fotografie. Come se fossi la pellicola, anche io vengo impressionato, ma dalla foto stampata, dalla sua luce, dai colori, dal soggetto. 
Un’impressione che raggiunge gli organi sensoriali della mia mente fino a rifrangerli nei miei occhi. 

Avviene anche quando scatto una foto. Guardo la scena, il paesaggio, il soggetto. Rimanendo per primo impressionato da ciò che vedo. Allora guardo e poi osservo. Mi sento il cacciatore della mia immaginazione, poi della realtà, in fine, del soggetto. 
Bearmi dello spazio, dal alto verso il basso fino a consumare e raggiungere tutta la profondità di campo, fino a che i miei occhi iniziano a cedere, la vista comincia ad annebbiarsi. 

La fotografia mi impressiona.

È l’impressione delle emozioni, dei sentimenti. Immagino quel momento. Quando scoprirò quella foto che mi potrà piacere, quando brillano gli occhi. Come se attraverso la luce del sole intravedessi la stampa.

Come se i miei occhi si abbagliassero, come se i miei occhi fossero la pellicola di un vecchio rullino ed assumono uno sguardo sensibile. Capita senza nemmeno accorgermi di chiudere le palpebre per un attimo, perdendo l'attimo di un momento decisivo.

Brillano gli occhi dalle troppe emozioni. Il tempo di quella foto rimarrà impresso per un tempo infinito, come se la fotografia ci impressionasse verso un viaggio temporale. 

La fotografia è uno strumento meccanico di pura precisione che suscita emozioni, differentemente da tutti gli altri. Una macchina fotografica la considero una macchina del tempo. 

Torniamo in dietro, solo quando noi lo vogliamo, quando i nostri occhi continueranno a brillare e quando prendono la luce dalle nostre emozioni. 

Scatta la fotografia.
Scatta il ricordo.

La nostra memoria fotografica. La nostra foto. 
Un ricordo, per sempre. 

La foto, la nostra vita.


(Via Pescherie Vecchie, Bologna).

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